Sulla buona strada

Oggi sono passata con l’auto per un cantiere. Era una deviazione complicata, ho dovuto cambiare strada un paio di volte, ma un avviso mi rincuorava: un cartello che recitava ‘stiamo lavorando per voi’. Ho pensato che da quando seguo i rapporti con gli uffici tecnici delle Pubbliche Amministrazioni e le evoluzioni della nostra normativa per conto dell’Ordine mi vorrei appendere quel cartello al collo e ben visibile!

Da quasi due anni ormai allungo lo sguardo oltre il mio campo di lavoro e mi sento sempre più consapevole delle difficoltà che abbiamo noi architetti nella professione, nel districarci con nuove leggi, con nuovi uffici tecnici, con nuove metodologie di lavoro, con nuove forme di comunicazione e piattaforme digitali che si moltiplicano. Tutto ciò viene fatto, ci dicono, per la ‘semplificazione’, per un futuro senza carta dove tutto sarà più snello e veloce. Peccato che il passaggio sia lento e abbastanza ostico.

Cosa abbiamo fatto fino ad oggi all’Ordine per cercare di aiutare a ‘semplificare’? La cosa più utile che stiamo portando avanti sono i tavoli di lavoro con gli altri rappresentanti degli Ordini e Collegi, dove ci confrontiamo su problematiche comuni e, convinti che l’unione fa la forza, andiamo a parlare con le Amministrazione Comunali, in particolare con quella di Parma. Sicuramente è un dialogo sempre aperto e, forse, mai conclusivo, ma è proprio mantenendo il contatto costante con il fronte pubblico che si riesce a capire quali sono i punti critici sui quali lavorare e così a migliorare. 

A breve nascerà la prima Rete delle Professioni Tecniche della provincia di Parma, in collegamento con quella già attiva sul territorio nazionale. Insieme stiamo organizzando corsi formativi sulle nuove normative e sull’utilizzo delle piattaforme e stiamo analizzando il RUE di Parma per condividerne proposte di miglioramento con gli uffici di urbanistica della nostra città. 

Cartesio diceva: “Due cose contribuiscono ad avanzare: andare più rapidamente degli altri o andare per la buona strada.”  Oggi sono consapevole di un lungo cammino, ma su una buona strada!

Maria Paola Bezza

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