Lost in transitions. Viaggio ai confini dello spazio (urbano)

Lost in transitions. Viaggio ai confini dello spazio (urbano) è il ciclo di serate di architettura curato da Giulia Setti, vincitore della  call per la curatela di un ciclo di serate lanciata a febbraio 2017.

La proposta di curatela osserva tre condizioni significative per la pratica della professione nel contesto contemporaneo: flessibilità, rapide mutazioni e speranze (o sogni). I tre studi U-TT Urban Think Tank, Banduk Smith Studio, Liveinslums hanno saputo fare dell’instabilità e della flessibilità i punti cardine della pratica professionale, mostrando come sia possibile (e quanto mai necessario) trovare strategie per lavorare in contesti complessi e frammentati dove l’architettura può rispondere a domande urgenti, può dare alloggi, servizi e nuova qualità allo spazio urbano attraverso interventi puntuali.

PROGRAMMA

18 maggio 2017 ore 20.45 | U-TT Urban Think Tank – ETHZ 
U-TT Urban Think Tank è uno studio interdisciplinare, con sede a Zurigo, che ha condotto ricerche e progetti di grande attualità e interesse in Sud America (Caracas) e Sud Africa (Cape Town), indagando le necessità delle comunità locali e provando a dare risposte a bisogni stringenti quali la necessità di alloggi (Empower Shack, South Africa) o di servizi per la collettività (Vertical Gym, Chacao, Caracas, Venezuela). L’interesse per il lavoro di U-TT è legato sia alle soluzioni proposte e realizzate in contesti instabili e informali che hanno permesso di dare qualità allo spazio, con interventi precisi, di immediata efficacia e comprensione; sia per il forte legame che il progetto di architettura ha con la ricerca applicata che passa attraverso l’esperienza di insegnamento condotta presso l’ETH di Zurigo. Con numerose pubblicazioni e mostre tenute a diverse edizioni della Biennale di Venezia e al MOMA di New York, Urban Think Tank ha saputo raccontare le condizioni dell’informalità, aprendo il dibattito a scala internazionale e proponendo soluzioni ‘possibili’ per problemi stringenti.

Introducono
Giulia Setti, curatrice del ciclo
Franco Raggi e Luisa Bocchietto, membri del comitato attività culturali dell’Ordine

Interviene Scott Lloyd, U-TT Urban Think Tank

Modera Camillo Magni, architetto
Richiesti 2 cfp. La serata si terrà in lingua inglese. Numero di posti limitati, iscrizioni qui.


25 maggio 2017 ore 20.45 Banduk Smith Studio
Banduk Smith Studio rappresentano una realtà emergente nel panorama dell’architettura contemporanea indiana, con sede ad Ahmedabad, lo studio fondato da Sanchin Bandukwala e Melissa Smith ha saputo esplorare le forme del progetto nelle sue scale diverse, dall’arredo e design di interni, al recupero dell’esistente, a nuove strutture per l’abitare. I lavori di banduksmith esplorano i confini e le potenzialità dei materiali e dell’artigianato locale nel contesto indiano contemporaneo, con un’attenta sensibilità alla relazione con il luogo. Il processo progettuale è un sistema di parti, elementi e condizioni capaci di lavorare insieme alla ricerca di un delicato equilibrio tra progetto, contesto e ambiente. Nel 2016, Banduk Smith Studi è stato inserito tra i 50 più influenti studi di architettura dell’Asia del sud dall’Architectural Digest’s AD50, lo studio è stato selezionato per l’attenzione dedicata ai temi legati alla residenza e, in particolare, per il progetto Tower House. Alla pratica professionale, banduksmith affiancano un’intensa attività di ricerca progettuale sulle condizioni urbane e sociali della città di Ahmedabad e attività di insegnamento presso la Scuola di Architettura del CEPT University, Ahmedabad (India).

Introducono
Giulia Setti, curatrice del ciclo
Marco Biraghi, membro del comitato attività culturali dell’Ordine

Intervengono Sachin Bandukwala e Melissa SmithBanduk Smith Studio

Modera Massimo Bricocoli, architetto
Richiesti 2 cfp. La serata si terrà in lingua inglese. Numero di posti limitati, iscrizioni qui.


8 giugno 2017 ore 20.45 | Liveslums
Liveinslum è la terza storia di questo breve viaggio attraverso approcci ‘altri’ al progetto di architettura. Liveinslums è una Ong fondata nel 2008 da Silvia Orazi, Gaetano Berni e Francesco Giusti che ha svolto azioni di rigenerazione urbana a vari livelli, integrando contributi disciplinari diversi: architetti, paesaggisti, sociologi, antropologi, documentaristi, designer, fotografi e artisti. Liveinslums ha realizzato progetti di cooperazione a Nairobi, Il Cairo, Port au Prince e Bucarest contando sul supporto diretto di abitanti, associazioni locali, autorità governative e istituzioni private Liveinslums lavora in contesti in via di sviluppo, focalizzando i propri interventi sul miglioramento della vita nelle aree urbane, toccando una delle sfide dei prossimi decenni: agire in slums, favelas, baraccopoli laddove vivrà un terzo della popolazione mondiale. L’associazione concentra la sua attività su progetti con finalità diverse che vengono promossi e finanziati; Why Not Academy Mathare ne è un esempio, la scuola costruita nello slum di Nairobi in Kenya ospita attività didattiche ed è stata realizzata grazie al lavoro dell’intera comunità in terra cruda e bambù.

Introducono
Giulia Setti, curatrice del ciclo
Nina Bassoli, Giovanni Piovene, membri del comitato attività culturali dell’Ordine

Interviene Gaetano Berni, Liveslums

Modera Andrea Oldani, architetto

Richiesti 2 cfp. Numero di posti limitati, iscrizioni qui.
Le serate di architettura hanno inizio alle ore 20.45 presso la sede in via Solferino 19 – Milano. Per ogni serata sono stati richiesti 2 cfp al CNAPPC. Ricordiamo agli architetti di portare con sè la tessera sanitaria con codice fiscale per agevolare la procedura di registrazione dei crediti formativi.

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